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Abroad: rock dal mondo

Non da happy hour. Da Avellino l'ep degli Slow Motion Genocide

recensione di Giuseppe Piscino

Dice che una sera, mentre tutta la nazione si narcotizza tra calcio e tv, ti capita di accendere il pc per scrivere la recensione di un ep d’esordio di una band di Avellino e ti imbatti, mentre ascolti attentamente la loro musica, nella notizia dello scioglimento dei Rem. Gli antipodi che si toccano.

Un’opera prima, almeno nel mio momento, va a braccetto con una mega band globale. Leggo su Stipe e soci e continuo ad ascoltare l’omonimo lavoro dei Slow Motion Genocide.

Musica da ascoltare con dovizia ed attenzione. Nella loro presentazione, dichiarano di non parlare alla coscienza, ma all’inconscio. Insomma musica non da aperitivo e nemmeno da far suonare ad alto volume in auto, in qualche periferia lontana.

Non starò qui a scrivere dei rimandi delle loro composizioni. Le recensioni di giovani gruppi portano sempre a paragoni sterili. Ci basta ascoltare i cinque brani di questo lavoro per intuire che si ha a che fare con gente che “suona”, che non scopiazza né scimmiotta nessuno.

Deep Needles, il pezzo che apre l’album è una lunga attraversata verso i sentieri dell’inesplorato e si prosegue con la bellissima Make or break. C’è da dire che gli altri brani non son da meno, tutti ad alta pressione, tranne Pinball, forse un po’ troppo scontata, ma a chiudere in bellezza ci son le atmosfere rarefatte di Your Strength Is My Weakness.

Possiamo chiamarlo post-rock con venature industrial e possiamo anche non chiamarlo, non definirlo. C’è la musica buona e quella meno buona ed i tre ragazzi di Avellino sanno il fatto loro.

Il progetto nasce nella primavera del 2008 come side project di Fade Out e Deny, per volere del batterista Pasquale Tomasetta e di Federico Preziosi al basso e si avvale della chitarra di Raffaello Pisacreta. Un trio scarno ed essenziale, senza fronzoli.

Musica che colpisce, quella degli Slow Motion Genocide, certamente originale e che ha il pregio di essere onesta, non lavorata con macchinari che poco hanno a che vedere con le sette note.

Lettrici e lettori della Campania tutta, segnatevi queste date: 1 e 2 ottobre, il gruppo suonerà all’ Home Festival a Monteverde (Av) ed il giorno dopo, sempre per la stessa manifestazione a Bisaccia (Av)

Il festival è promosso dalla scuola Holden di Alessandro Baricco, sì…il tipo di Oceano mare ed altri libri

E si può anche terminare l’articolo scrivendo si tratta di un ep strumentale. Spazio alla musica, dunque…che di parole al giorno d’oggi se ne sprecano già tante.

per info (ed ascoltare in streaming l'album)

http://slowmotiongenocide.blogspot.com/

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