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Abroad: rock dal mondo
Tre giorni a Succivo. Il report dell'Atellana
Si sta sempre meglio all'Atellana. Ottima musica, atmosfera rilassata, cibo buono, gente in gamba (in particolare i ragazzi dell'Arci Spaccio Culturale di Succivo) . Corrono voci di problemi per la prossima edizione (che sarà la decima), Speriamo di no, perchè è un evento prezioso per la cultura musicale nella nostra regione. Ed è anche vero che l'estate 2010 sarà ricordata più per le i tagli ai festival che agli eventi in se.
La tre giorni appena passata (weekend del 3, 4 e 5 settembre) è andata bene, nonostante la contemporaneità di eventi il sabato. Bene gli headliners: LN Ripley, Benvegnù e Figli di Madre Ignota, ottimi i vincitori del contest (i bolognesi The Crazy Crazy World Of Mr. Rubik).
Un plauso anche alle band del Real Arci, non in concorso, in particolare ai Big Charlie, originali e melodici.
La prima serata sul palco le band in concorso sono solo 3: il goth-rock stile Lacuna Coil dei Nuova Ipotesi (da migliorare la parte vocale), i sottovalutati (e sfortunati per i problemi tecnici) R&Fusion (ottimo jazz-blues napoletano), le chitarre rotonde e distorte della band Dei Miei Dei. Poi spazio alla band vincitrice dello scorso anno, i bolognesi Altre Di B, bravi e carichi, anche se pagano ancora dazio agli Arctic Monkeys, a cui forse somigliano un po' troppo. Headliner della serata l'ex Scisma Paolo Benvegnù, che ha portato in tour il suo progetto Dissolution: rivisitazioni di brani suoi e degli Scisma con arrangiamenti di archi e fiati. Iperpoetico e viscerale, l'Italia dovrebbe scoprirlo di più.
Giorno 2 con altri 5 band in gara: dopo i bravi Nebbia (del Circuito Arci) gareggiano gli aretini (ma francesi nell'anima Barack & Burattini (con un frontman da grandi palchi), il rock saturo e granitico dei Sula Ventrebianco, le melodie acustiche dei Med In Italy, la sperimentazione dei bolognesi The Crazy Crazy World Of Mr. Rubik (ci sono piaciuti da subito, non solo perchè ricordassero i Battles ma perchè sono veramente originali) e il cazzeggio rockandroll similcountry dei simpatici (e napoletani) JFK & La Sua Bella Bionda.
Poi spazio al drum'n bass aggressivo di LN Ripley, side project di Ninja dei Subsonica: dal vivo si avvicinano quasi alle sonorità dei Prodigy, con la differenza di essere molto più ossessivi e con pochi sample, ma hanno fatto ballare.
Ultima giornata con i finalisti del contest: Dei Miei Dei (bella e calda la loro esibizione, a metà strada tra Nirvana e Afterhours con il frontman identico a Moltheni..), Barack & Burattini (il loro rock in francese non è particolarmente originale ma sul palco trascinano), Med In Italy (hanno perso un po' di mordente rispetto alla prima serata) e The Crazy Crazy World Of Mr.Rubik (che hanno "osato" con un terzo brano lento ed ipnotico).
La giura (nella quale c'eravamo anche noi) ha scelto all'unaminità The Crazy Crazy World Of Mr.Rubik: sia perchè propongono qualcosa di nuovo ed originale, sia perchè lo propongono bene. Basso, batteria, tastiere (con moog e rumori vari): a metà strada tra i ritmi nevrotici dei Battles, le atmosfere rarefatte di Offlaga Disco Pax. Li consigliamo vivamente. Faranno strada.
Chiusura affidata al combat-folk dei Figli di Madre Ignota, che dal vivo presentano uno spettacolo mozzafiato: mai fermi, hanno quasi "incendiato" lo stage. Una potenza sonora degna di Radio Bemba di Manu Chao, con una sezione fiati godibilissima.
Dal loro sito, i ragazzi dell'Atellana dichiarano i loro timori per l'edizione 2010. Noi saremo con loro e li sosterremo, sperando che non ci tolgano nemmeno quest'altro festival, dove la parola "indipendenza" è di casa e dove le persone credono realmente in quello che fanno.
Grazie allo Spaccio Culturale (in particolare a Luigi Mozzillo) per averci chiamato in giuria, grazie anche alla stessa giuria, presieduta da Sergio Maglietta dei Bisca, competente e simpatica.
Luigi Ferraro
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