21 giugno, ritorna la Festa Europea della Musica
Il 21 giugno non è solo il mio onomastico e l'ingresso dell'estate. Eh no, qui si festeggia anche la musica, ma a livello europeo, da un'idea dell'allora (1995) ministro della cultura francese Jack Lang. Un appuntamento che coinvolge tutte le città europee, con eventi gratuiti, collettivi e all'aperto. A Napoli quest'evento per alcuni anni è, diciamo così, venuto meno per cause di forza maggiore. Ma si torna con più motivazioni, con la speranza di tornare nei prossimi anni sfruttando molti più spazi.
c.stampa
XIV edizione. martedì 21 giugno 2011 (ingresso libero) NAPOLI
tra Maschio Angioino , Convitto Nazionale
Largo San Giovanni Maggiore Pignatelli e Napoli Est
sul palco, la NUOVA ORCHESTRA SCARLATTI,
MARCO SANNINI e Ensemble Jazz San Pietro a Majella
Giovanni BLOCK, Abulico, Palkoscenico, Gino Fastidio, Gentlemen’s Agreement duo,
REVENAZ Quartet, JFK e la sua bella bionda, Claudio Domestico ...
Dopo un lungo, involontario, silenzio, torna la luce del ritmo. Martedì 21 giugno 2011 Napoli riabbraccia la “Festa della musica”, appuntamento che fin dal 1995 coinvolge tutte le principali città d’Europa affinché all’aperto, in maniera gratuita, collettiva e allegra, si possa condividere l’amore per le canzoni, la voglia di danzare in gruppo, il desiderio di appartenere al proprio territorio. Contorte e spiacevoli sono state le motivazioni che per troppe stagioni hanno impedito che nel golfo si potesse costruire una degna celebrazione di questo progetto, nato per iniziativa dell’ex ministro della Cultura in Francia, Jack Lang. Ora, grazie all’impegno - anche economico - degli organizzatori e alla disponibilità degli artisti, si esprime la volontà di tornare con un’edizione simbolica, con l’auspicio che nei prossimi anni si possa disegnare un evento articolato in più sezioni, più location, più palchi, con maggiori opportunità per ogni genere e categoria di musicisti.
«Ci sono evidenti segnali che la città è pronta a ripartire da zero, e noi con lei – spiega Pino Boccanfuso, produttore delle attività – Dopo alcuni anni di torpore culturale, progetti dissipati e energie perdute potremmo trovarci di fronte a nuove prospettive, nuove intenzioni sociali. La Festa della Musica è anzitutto un’occasione di integrazione e partecipazione collettiva, una maniera per vivere la città e le sue risorse culturali a pieno, in maniera normale e dignitosa. Noi celebriamo una festa, ma a Napoli la musica e la cultura dovrebbero essere protagoniste ogni giorno dell’anno». Con la collaborazione a costo zero del Comune di Napoli, del Sindaco Luigi de Magistris e dell’Assessorato alla Cultura e al Turismo, quest’edizione propone live complementari nel contenuto artistico e nei luoghi che li ospitano: Cortile del Maschio Angioino, Largo San Giovanni Maggiore Pignatelli, Convitto Nazionale e Napoli Est.
Il là alle 17.30 al Convitto Nazionale Vittorio Emanuele di piazza Dante, con “Cartoon Music”, lo show organizzato dalla Biblioteca Nazionale di Napoli Vittorio Emanuele III e che vede protagonista l’Ensemble Jazz San Pietro a Majella, con la direzione di Marco Sannini. Il trombettista guiderà una formazione che include anche Domenico Ambrosino (sax tenore), Simone Pace (chitarra), Renato Grieco (contrabbasso) e Vincenzo Provvido (batteria).
Dalle 18, nel Cortile del Maschio Angioino (ingresso fino a esaurimento posti), il concerto della Nuova Orchestra Scarlatti. Presentato dalla speaker Ida Di Martino, un ensemble composto da 25 professori - primo violino concertante è Francesco Solombrino - eseguirà il progetto “Da Napoli a... Napoli”. Un’idea che intende rappresentare i molteplici volti dell’universo sonoro partenopeo - fra colto e popolare, brillante e raffinato - in un itinerario di stili di epoche differenti, in cui spiccano il coro Vocalia con la direzione di Luigi Grima e tre solisti: Romeo Barbaro [voce popolare e tammorre], Cristina Grifone [soprano] e Gaetano Russo [clarinetto]. In scaletta, lo strumentale “Trio-sonata” fra Pergolesi e Stravinskij; la classica “Te voglio bene assaje”; il Gaetano Donizetti di “Me voglio fa ‘na casa”; la “Serenata di Pulcinella” di Domenico Cimarosa; “Alfonsina y el mar” di Ariel Ramirez; l’Ave Maria per clarinetto e archi di Astor Piazzolla; lo scioglilingua “Cicerenella” e il “Ritornello delle Lavandare del Vomero”.
Nel centro antico, invece, che nelle prossime settimane diventerà un’enorme area pedonale per passeggiare e scoprire le architetture e le tradizioni di Napoli, la meta è Largo San Giovanni Maggiore Pignatelli, alle porte dell’università Orientale.
Qui, in collaborazione con Sasquatch, Arteteka, Dolce Movida e Piazza (r)esistente, dalle 20 a mezzanotte ci sarà la performance AVANGUARDIE NAPOLETANE UNITE che coinvolge una numerosa pattuglia fra band e solisti della nuova generazione del cantautorato made in Naples: uno dopo l’altro suoneranno Gino Fastidio, Sabba & gli Incensurabili, Dario Sansone (Foja) + Claudio Domestico (Gnut), Lelio Morra (JFK), Luca Iavarone e Paolo Petrella (Revenaz Quartet), Insula Dulcamara, Abulico, Borderline, Giovanni Block, Dilis, Palkoscenico e Gentlemen’s Agreement duo (Giglio-Renzullo), alternando soluzioni reggae al rock-funk, multimedialità e musica popular brasileira, samba-cansao e argomenti nonsense, fino al teatro-canzone, in una sorta di festival delle interferenze. Ogni musicista, infatti, salirà sul palco durante l’esibizione dei suoi colleghi, rafforzando non solo il principio di collaborazione che li unisce in questo evento che coincide con l’ingresso dell’estate, ma anche per sottolineare la loro appartenenza artistica, che ha coinvolto molti di loro già nell’avventura “UANM”.
Infine, nei giorni a seguire, a Napoli Est ci sarà un ulteriore evento per ribadire il principio di fondo della Festa della Musica: portare in tutti i territori cittadini artisti, progetti, cultura e stato sociale.
«Dopo quattro anni di stop finalmente rivive anche la Festa della Musica - spiega l’assessore comunale alla Cultura e al Turismo Antonella Di Nocera - Simbolicamente, il nostro è un auspicio, con la consapevolezza che nel 2012 si moltiplicheranno piazze e artisti. L'amministrazione è felice di riabbracciare un simile evento perché indice della progettazione che vuole operare il mio assessorato, facendo tesoro delle vocazioni e delle potenzialità che esprime in città ogni giorno chi lavora per la cultura. Saremo sempre al fianco di coloro che propongono contenuti di valore; non necessariamente con contributi economici, visto l'attuale bilancio di Palazzo San Giacomo, ma anche con la disponibilità a fornire assistenza tecnica e servizi e a evocare il senso di una città estesa piena di risorse e talenti».
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