La Bella Estate al Carcere Borbonico: Putan Club, Benvegnù e tanti altri

"Se in città ci fosse un misuratore di quiete, un oggetto che facesse i compiti con una bislacca elettronica della bellezza, un totem alchemico che rilevasse toponomastiche della meraviglia, allora certamente tra i luoghi eletti ci sarebbe uno spicchio triangolare del Carcere Borbonico di Avellino, lì dove l'ombra incanta le mura". Inizia così Luca Caserta (direttore artistico de La Bella Estate) la descrizione di questa interessantissima rassegna in programma ad Avellino dal 5 luglio al 25 agosto. Concerti, proiezioni, presentazioni di libri, mostre, teatro; un programma ricchissimo stipato in 50 pagine in pdf, messo in piedi dall'attivissimo Godot Bistrot Bar di Avellino in collaborazione con la casa editrice "Mephite".

Abbiamo, visto che ci interessa di più, estratto la parte "live", chiamata "Evasioni Sonore". In questo caso però non ci si cala con le lenzuola dal carcere, ma si evade dal mondo esterno per rinchiudersi nella musica.

Si parte domenica 7 luglio con "I DON'T FEEL AT HOME IN THIS WORLD ANYMORE (NON MI SENTO PIU’ A CASA IN QUESTO MONDO), Video composto da immagini di archivio della Mississippi Records e di Alan Lomax. Venerdì 12 luglio dagli USA arriva il folk stralunato dell'one man band Cheval Sombre, dalle parti di Spacemen 3, Spiritualized e Devendra.

Sabato 13 luglio tocca al progetto "Musica da Cucina" di Fabio Bonelli: melodie e tappeti sonori creati da rumori da cucina e clarinetto, chitarra e fisarmonica. Il 20 luglio sul palco ci sarà Gareth Dickson, scozzese, chitarrista con il cuore in Argentina.

Musica da Cucina

Giovedì 25 luglio tocca invece a GB Husband & The Ungrateful Sons, italiani, mentre il 5 agosto è il turno di Cabeki, progetto del polistrumentistca compositore Andrea Faccioli, tra Sufjan Stevens eYann Tiersen.

L'8 agosto doppio concerto con Bokassà e Maybe I’m (che si esibiranno insieme, in un album-collaborazione che racconta di guerre tribali in un delirio di di rural blues afro jazz). L'altro live vede protagonisti HYSM?DUO, tra loop. synth, rumori ed apnea.

Il 14 agosto ritorna in Campania il progetto Putan Club, dell'ex Ulan Bator Francois R. Cambuzat., il 20 invece ci sarà "Il manifesto di Victor", duo di base a Roma che ha l’obiettivo di divulgare la poetica del cantautore cileno Victor Jara.

Mercoledì 21 agosto, sempre nel cortile del Carcere Borbonico, sarà sul palco Paolo Benvegnù, uno dei nomi di spicco della musica indipendente italiana. Chiusura il 23 agosto con il doppio concerto dei Grimoon e Margareth.

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Paolo Benvegnù

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