Tra Belgio e Campania, la musica internazionale di Beatscape


Dopo la pausa natalizia ritorna "Beatscapes" al MARTE di Cava dei Tirreni. Il 31 gennaio nuovo appuntamento con il festival internazionale di musica indipendente: questa volta ad incrociare i propri percorsi artistici saranno artisti dal Belgio e dall'Italia, Sul palco ci saranno infatti "Blackie And The Oohoos" ed il napoletano Tommaso Primo, oltre ad un intenso omaggio a Johnny Cash.

 L’introduzione degli artisti è a cura del Campania EcoFestival. Ad aprire l’evento, l’omaggio a Johnny Cash con “Talking About Beatscape. Piccoli Racconti Dall’Immaginario Musicale”, concept di Alfonso Amendola, a cura di Pietro Patrissi, Carmine Vitale, Angela Ferrentino.

 Quarto appuntamento con Beatscape, che venerdì 31 gennaio vede l’incontro tra la musica sperimentale belga e quella emergente campana di Tommaso Primo. Continua dunque il particolare lavoro del MARTE, nel tessere nuovi rapporti con la musica internazionale tesa all’innovazione e allo sperimentalismo. Con “Beatscape”, il MARTE intende porre Cava de’Tirreni come pivot del Sud Italia su cui far orbitare esperienze di produzione indipendente significative e tendenze musicali attive nel panorama mondiale. L’idea di base risponde ad un’intenzione ben precisa: stimolare e favorire l’incontro di percorsi artistici diversi, amplificare la ricerca e il fermento musicale che vive e abita la Campania e favorire lo scambio culturale tra gli artisti emergenti italiani e stranieri. L’obiettivo è trasformare la rassegna in un festival della durata di tre giorni, dove possano incontrarsi etichette e produttori italiani e stranieri

Al centro della serata le ospiti internazionali. Direttamente dal Belgio, le Blackie and The Oohoos. Originaria di Anversa, la band propone canzoni ricche di venature dark, un immaginario etereo e rarefatto, che scaturisce dai riff di chitarra e dalle voci spettrali e sfuggenti. Tra le loro influenze, saltano all’orecchio i Beach House, Mazzy Star, David Lynch e Beth Gibbons. “Blackie and the Oohoos”, riescono ad ipnotizzare il pubblico, creando un mondo immaginario intriso di musiche psichedeliche ed elettroniche. Capaci di suonare innumerevoli strumenti, si inseriscono nella new low-fi music, disegnando un sound raffinato e avvicinandosi alla scuola folk nordeuropea. Una scelta, la loro presenza sul palco di Beatscape, che sposa a pieno l’obiettivo di avvicinare realtà straniere mai conosciute in Italia.

La serata vede anche la realizzazione di un omaggio ad una delle figure più importanti nell’ambito della musica popolare americana: Johnny Cash. Inconfondibile a cominciare dal timbro profondo e baritonale della voce, Cash è stato un cantautore, chitarrista e attore statunitense, interprete di numerose canzoni folk e di celebri talking blues. Durante lo speciale, Alfonso Amendola e Carmine Vitale raccontano la vita del grande artista scandita dalla sua musica.

Ad aprire il concerto del gruppo belga, il giovane Tommaso Primo, cantautore emergente, classe 1990, salito all’onore delle cronache grazie al suo videoclip “Gioia”, primo singolo tratto dall’ep  “Posillipo interno3”. Il singolo e l’ep del cantautore sono stati interamente prodotti e registrati negli studi della “Jam Music Factory”, sotto la produzione artistica di Oscar Montalbano e Simona de Felice. Tommaso Primo scrive le sue canzoni in dialetto napoletano, la lingua con cui meglio riesce a narrare il caos della città e dei quartieri popolari, le atmosfere mediterranee di Napoli, con le sue storie di amori, di droga, di illusioni e speranze. Il giovane cantautore esordisce a soli diciannove anni con un brano “Canzone a Carmela”, composto dopo il suicidio di una ragazza che conosceva. All’indomani del singolo d’esordio, l’artista dà il via ad uno  “Street tour” che lo vede protagonista nelle principali piazze di quattro città italiane: Roma, Firenze, Bologna, Milano. Tommaso è anche un operatore culturale, ideatore della rassegna “Save the music, save Naples”, festival del cantautorato emergente che ogni anno, nel suggestivo scenario della Domus Ars, riunisce il meglio della musica “Made in Naples”.

A presentare l’intera serata, una delle realtà più interessanti del panorama culturale campano, a metà tra valorizzazione di musica innovativa e ambientalismo: il Campania EcoFestival. La manifestazione, nata nel 2010, ha visto artisti nazionali ed internazionali alternarsi sul palco dell’isola ecologica di Fosso Imperatore a Nocera Inferiore: “Pennelli di Vermeer”, “Marta sui Tubi”, “Brunori sas”, “NoBraino”, Meg (la voce femminile dei 99Posse), Aucan, due dj di fama internazionale come l’olandese “RedShape” e lo scozzese di Barcellona “Funk D’Void”. Un trampolino di lancio anche per giovani band emergenti, grazie al DifferenziaRock Contest, che ha visto vincitori gruppi come i napoletani “Sonatin for a jazz funeral” (esibitisi anche nell’edizione 2013 di Beatscape) e la band fiorentina “Fabrizio Frigo & The Freezers” (protagonisti delle finali del DifferenziaRock Contest, tenutosi proprio al MARTE Mediateca). Due le parole d’ordine della manifestazione: musica e green life. Il concerto finale di giugno, viene preceduto da settimane di incontri dedicati alla “green economy”, “green jobs”, ecosotenibilità, rispetto per l’ambiente, emergenze territoriali, sotto il motto “riduci riusa ricicla”. La musica diventa strumento di sensibilizzazione verso tematiche ambientali, nel difficile territorio campano, come spiega il Presidente del Cef, Francesco Paolo Innamorato. <<L’obiettivo del Cef è avvicinare ad alternative e opportunità eco-friendly, accrescendo la coscienza verde dei cittadini, degli amministratori, degli imprenditori ed in particolare dei giovani. La partecipazione a Beatscape è per il Campania EcoFestival molto importante, per rafforzare i legami con il MARTE di Cava de’ Tirreni, esempio coraggioso e appassionato di chi con competenza ha messo in moto una reale e virtuosa impresa culturale>>.

La rassegna Beatscape nasce nell’estate del 2011, per esplorare la contemporaneità del “suono d’arte”. Dal pop rock all’elettronica, dalla musica sperimentale anni ’80 a quella dei giorni nostri, fino al cantautorato tout court. Diversi i nomi che hanno già calcato il palcoscenico di Beatscape. Il gruppo pop rock romano “Stag”, l’artista salernitana Denise Galdo, la nippo-norvegese SiennÁ paragonata a Bjork e Ryuichi Sakamoto; i Microlux, gruppo di chiaro stampo nordeuropeo formatosi dall’incontro tra Linda Edelhoff e Fabio Colasante; Le Rose e i Vidra; Luca Urbani, l’ex componente dei Soerba. E poi ancora, Claudio Domestico “Gnut”, la suggestiva Petra Jean Phillipson; i Salottica; Al Maranca; il norvegese che preferisce vivere in Sicilia, Nordgarden; la musica da cucina di Fabio Bonelli, un mix poetico di musica tradizionale, strumenti culinari e utilizzo della loopstation. Beatscape continua a scavare nelle più recondite sacche creative dell’universo musicale, creando un ponte immaginario tra il Sud e il Nord Italia, tra la fucina di artisti italiani e quella di altri Continenti.


Sulla rassegna - www.beatscape.it

Sul Campania EcoFestival - www.campaniaecofestival.it



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