Calcutta e il suo "Mainstream" arrivano a Napoli. Una breve intervista


"Mainstream" è uno degli album più chiacchierati di questi confusi ultimi mesi. Venerdì 19 febbraio Calcutta sarà in concerto al Lanificio 25 di Napoli: gli abbiamo fatto qualche breve domanda.

"MAINSTREAM" SECONDO CALCUTTA

Di Marco Trotta


Anche solo sussurrare la parola mainstream oggi, a Festival di Sanremo appena concluso, si rischia di generare il panico alle orecchie di alcuni puritani dall'orecchio fine. Ma la nostra attenzione è invece tutta per ill MAINSTREAM di Edoardo D'Erme, in arte CALCUTTA che si esibirà venerdì 19 Febbraio al Lanificio 25 a Napoli.

Non si può parlare del disco, senza conoscere almeno un poco chi è e da dove viene CALCUTTA. Edoardo Calcutta viene dalla provincia più estrema del Lazio, Latina. Un luogo non troppo piccolo né grande, dove come in tutte le provincie pervade quella voglia, quell'aspirazione di andare via, perché non c'è quasi nulla da vivere li. Nel precedente album "FORSE..", CALCUTTA si era ritrovato addosso gli occhi della critica per il suo cantautorato così schietto e rude, completamente diverso da quello di un DENTE, o un BRUNORI.

CALCUTTA, con il suo nuovo disco, ha voluto però irritare quella parte di critica che tanto l'aveva esaltato e ha voluto perfezionarsi sia nei testi che negli arrangiamenti, meno lo-fi ma più funzionali a questo suo nuovo progetto. Ma sbagliano chi si aspetta un pop alla Cremonini o alla Pausini, in fondo anche quello è pop mainstream uno verrebbe da pensare. Il pop di Calcutta è saturo invece di atmosfere malinconiche, di noia, delle città viste come contenitori di esperienze e di storie o come vere e proprie persone ("Pesaro è una donna intelligente"), e di amori che girano a loop nella testa.

 Maistream: il titolo del tuo disco immagino che non sia casuale. Secondo te, fin dove sei riuscito a renderlo tale?

Mi piacerebbe potertelo dire ma in questo periodo è molto difficile capire e tirare le somme perché le cose accadono a una velocità impressionante. Forse è una cosa molto mainstream da dire ma è così.

 C’è una parola che lega per te tutto il disco?

Non saprei ma riascoltando il disco ultimamente mi è sembrato di capire che parlo spesso di andare via, perciò direi che "Fuga" è la parola che cerchi.

Questa invece è una mia curiosità: tu sei più uno da città o da provincia?

Città con l'anima di provincia / provincia con anima di città.


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