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Abroad: rock dal mondo
Una repubblica fondata sul rock: intervista "a" Fabbricaria
Una bella chiacchierata con chi "sta dietro" la Repubblica Indipendente di Fabbricaria: da Aversa tanta buona musica e parole intelligenti sulla scena live campana.
Intervista di Domenico Vastante. Foto di Lucio Carbonelli
Non poteva mancare, dopo qualche sbarco fraudolento in terra repubblicana, una faccia a faccia con i portavoce della virtuosa indiependente di fabbricaria, stato neutrale all’ interno della provincia casertana più timorosa. A prestare la voce dell’ organigramma sono stati Nicola Apicella e Nicola Mottola, frontmen di questo progetto partito già dal 2005, che però dal trasferimento nel palazzone di via Seggio 148 ad Aversa sta vivendo la fase più entusiasmante.
1:Pronti via! Non facciamo troppi giri di parole. Prima domanda diretta: Cos’è Fabbricaria?
N2: Fabbricaria è un gruppo di giovani musicisti che hanno ritenuto opportuno il momento di trovare un posto dove fare musica dal vivo, un’ ambiente ideale per far socializzare le persone. E’ un posto aperto dopo la gente può ricercare le informazioni che vuole. Ci troviamo in provincia di Caserta e qui la cultura è un dato dolente. La Repubblica ha avuto origine ormai più di cinque anni fa, questo è il momento durante il quale sta vivendo la propria consacrazione. Stiamo cercando di rendere questo posto come la vera alternativa alla realtà che ci circonda. La musica è il mezzo con il quale cerchiamo di mandare un messaggio a tutti quelli che si fanno un giro, dai nostri primi seguaci a tutte quelle persone che non fanno parte del giro e vengono semplicemente per ascoltare una band.
2:Si tratta di una Repubblica quindi si presuppone un gruppo di persone che portano avanti il tutto in maniera autorganizzativa. Semplice?
N2: Siamo in usufrutto gratuito. Non paghiamo la sede e la corrente. I soci fondatori si autofinanziano pagando la spesa maggiore che è quella dell’ affitto. Ognuno lavora per il bene di tutta la struttura. Fortunatamente siamo tutti autodidatti, ognuno è specializzato in qualcosa. Tra graphic designer, elettricisti, addetti stampa e tecnici del suono, ognuno fa la propria parte.
3:Traumatico il passaggio da Trentola Ducenta ai locali di via Seggio 148 ad Aversa?
N2: Il trasferimento non è stato traumatico ma quasi. Ci sono stati degli avvenimenti che ci hanno portato a cambiare idea. L’ iniziale collaborazione con il sindaco di Trentola andò in frantumi e dovemmo prendere in considerazione una nuova location. La nostra attuale sede di governo è una chicca. Un luogo indisturbato per suonare comprendente un ampio cortile antistante con tanto di fontana….mica male.
4:Musica come messaggio o cos’altro?
N2: E’ il 99% della nostra vita. E’ la porta che ci fa interfacciare con il mondo. La musica è alla base di Fabbricaria. Attraverso essa la gente che viene qui si sente coinvolta da questo moto di onde elettromagnetiche che alla fine ti fanno arrivare il messaggio senza alcun dubbio. In più ci stiamo organizzando per avviare delle nuove iniziative, tra mostre fotografiche e set di scultura.
5:Ora che è appena passato quello spettro vivente del Festival di Sanremo che fa apparire quella musica come la sola e vera musica italiana, voi che ne pensate del circuito casertano, campano e, perché no, italiano?
N2: In Campania ed in provincia di Caserta rimane questo concetto provinciale di fare musica. Le band del nord vengono qui tranquillamente a diffondere la loro musica, mentre le nostre non vengono mai contattate al di là della Capitale. Oltre questo c’è da dire che la gente non ha la cultura da concerto. Non riesce a fare quel passo. Tranne pochi estimatori, il resto si fionda al concerto della band preferita e poi stop. Questa non è musica, non è supporto per tutti quelli che ci mettono l’ anima per far riuscire tutto perfettamente. Dato ancor più deprimente è che perfino i componenti delle band non vanno ad altri live, se non quelli dove suonano. La cultura manca. A Napoli ancora peggio perché c’è troppa domanda e poca offerta. Il circuito campano è da paragonare ad un malato di cui si sta cercando la diagnosi.
6: Come ad ogni Repubblica che esista c’è sempre un testo costituzionale che traccia i punti cardine. Anche Fabbricaria ne è munita?
N2: La Costituzione è il libro dove scriviamo tutte le nostre avventure giorno dopo giorno. E’ nata dal giorno della nascita e continuerà anche dopo di noi. Fabbricaria esiste ed esisterà fin quando un gruppo di persone avrà a cuore la musica.
Attraverso l’ interrogazione, forse sappiamo qualcosa in più sul pensiero repubblicano ma per conoscerlo meglio è fondamentale farsi un giro. Solo di persona si può ammirare il concetto. Inutile poi parlare del benvenuto?! Passaggio alla dogana? Macchè! Baci e Abbracci.
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Commenti
N2: In Campania ed in provincia di Caserta rimane ....
In Campania ci sono molte situazioni live positive, basta allontanarsi un pò più nel salernitano. A Napoli il problema è il contrario, le cosiddette gerarchie fanno suonare solo chi dicono loro non lasciando spazio ai gruppi emergenti locali, facendo sì che nei soliti locali girano sempre i soliti nomi. L'offerta c'é, è la domanda che é viziata. In tutta questa situazione i gruppi campani non solo non riescon ad andare al di là della Capitale, ma non riescono nemmeno a suonare nel proprio territorio, e le serate fallaci del mercoledì che stesso il Fabbricaria ha istituito sono state eliminate. Si sa che il mercoledì la gente non esce, sarebbe più intelligente già un giovedì o un venerdì. I gruppi locali non vanno oltre la Capitale ma non vanno nemmeno nella Repubblica Indipendente.
grazie
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