Sabato sera il centro storico di Napoli verrà attraversato da uno dei migliori gruppi italiani dell’area Psycho-Billy: i Bone Machine. Direttamente da Latina verranno esclusivamente per oltraggiare tutto quello che il rock'n'roll ha creato in più di sessant'anni. In apertura ci saranno i Gruppo Sanguigno, neonata band punk-rock napoletana mentre immancabile è la presenza di uno dei gruppi con la migliore prospettiva del circuito napoletano: quegli Andy Fag & the Real Men che stanno tanto facendo parlare la Partenope suburbana. L' impressione è che questa serata farà scuotere le ossa a tutto il pubblico e risveglierà i bollenti spiriti addormentati.

Non menzionare l' autentico delirio che ha fatto da corollario alla storia dei Bone Machine sarebbe un oltraggio per cui è necessario ricordare questi 13 anni durante i quali non hanno mai terminato di strimpellare i loro strumenti diabolici. Si formano a Latina nel 1998 ed esordiscono con l’ottimo "Maledetto Rock'N'Roll Demo" del 1999. Da tener presente che nel terzetto della band è presente anche Andrea alla chitarra, fondatore storico dei Gozzilla e le tre bambine coi baffi (storica Hardcore-Oì band degli anni 90)!

Dopo lo split con i Melt Banana nel 2002 la band riesce ad attirare l’attenzione di un pubblico molto più vasto. Fino ad arrivare all’ultimo full lenght del 2008 "La vita finisce, la strada no", il quale spedirà i suoi ascoltatori dritti verso la dannazione eterna. Look da wrestlers messicani, spirito da rockers anni '50 il terzetto riesce nell'ardua impresa di mettere d'accordo un pò tutti. Basti vedere i loro concerti dove si può assistere a Punx, Psychos, Skins e chi più ne ha più ne metta, ballare insieme al ritmo dei loro canti infernali. Ma se il loro live show è tra i più coinvolgenti nel panorama italiano non sono da meno in versione cd.

La formula di "La vita finisce, la strada no" è sempre quella: Psycho/Rockabilly lascivo e diabolico fortemente caratterizzato dai superbi testi di Jack Cortese, rigorosamente in italiano che tra zombies, casse da morto foderate di rosso e cani bastardi ci trascinano in un vero e proprio Hell on Earth. Tantissime le chicche; "Sono un cane" è la canzone che ogni ragazza vorrebbe sentirsi dedicare! Impossibile poi rimanere fermi ascoltando "Sono Morto" o "Sarai mia" per non parlare di "Sono Selvaggio" e "Siamo la banda che suona le tue ossa" dove al pianoforte sembra esserci la buonanima di Jerry Lee Lewis in preda a chissà quali droghe. Mi sembra inutile aggiungere altro, se il Rock'n Roll è morto loro sono dei fottuti zombies!