Neapolis Festival, divampano le polemiche

A poche ore dalla due giorni di rock ed elettronica, polemiche a non finire sull'edizione 2011 del Neapolis Festival. In particolare sono due gli episodi che hanno scatenato sui social network le proteste di numerose persone: l'annullamento del concerto dei Marlene Kuntz e la vendita di alcuni tagliandi su Groupon a soli 19 euro (a fronte di un prezzo di vendita di 40).

Andiamo con ordine, facendo però una premessa: Napoli sta affondando, tra rifiuti e malaffare, menefreghismo della gente, ignoranza di alcuni e pigrizia. La musica, ed in particolare i festival estivi sono un'occasione di rilancio per la città, perchè la rinascita può partire anche dalla cultura. Ed il Neapolis ci prova, tra tante difficoltà, tagli, problemi economici, logistici, lontananza geografica dai circuiti europei.

I Marlene Kuntz: la band di Cuneo era in programma il primo giorno (9 luglio), prima di Skunk Anansie e Mogwai. Dal sito ufficiale della Big Fish (la loro agenzia di booking) è stato però diramato un comunicato stampa in cui si dichiarava che i MK non avrebbero partecipato più al festival. "Di fronte all’evidente momento di crisi generale che coinvolge anche il mondo della musica e dei concerti ed in particolare alle difficoltà manifestate dall’organizzazione del Neapolis- fanno sapere- e dato che era già saltato il concerto napoletano previsto per marzo, ci eravamo comunque resi disponibili a suonare ugualmente a titolo gratuito. Ma questo non è bastato in quanto a BigFish non è stata garantita nemmeno la copertura dei costi vivi ovvero: tecnici del suono, viaggi, vitto, alloggio".

Quindi, dopo l'annullamento della data di Marzo al Duel (scarsa prevendita?) i Marlene Kuntz si erano resi disponibili a suonare gratis per i fan campani, a costo di sostenere le spese vive, ovvero tecnici, viaggio, vitto e alloggio. Ma a poche ore dal festival il live è annullato. L'organizzazione del Neapolis ha però fatto sapere sulla pagina FB dell'evento che non è andata così. Lo storico organizzatore Sigfrido Caccese- in un post "affollato di proteste ed invettive- ha dichiarato che il Neapolis si è reso disponibile sia a pagare parte del cachet sia l'ospitalità di tutti, tecnici, band e tutta la produzione al seguito. Subito dopo la nostra proposta i Marlene hanno fatto un comunicato stampa UNILATERALE annullando la data".

L'organizzazione del festival ha poi deciso, in via eccezionale, di rimborsare il biglietto: il rimborso è possibile ottenerlo presentandosi presso il botteghino del festival il 9 luglio dalle 16 alle 18. In alternativa al rimborso è possibile avere, in cambio del biglietto del 9 luglio, un ticket per il 10 luglio.

Poi c'è stata la questione Groupon. Il celebre sito di Deal (pacchetti di viaggi, spettacoli, ristorazione a prezzi ridottissimi) ha messo in vendita alcuni biglietti per 19 euro (a fronte di un prezzo di vendita di 40) e subito giù proteste: da un lato chi dichiarava che dopo aver speso 40 euro per un biglietto, o addiritura comprandolo tempo prima e pagandolo anche 30 euro , si sentiva gabbato, e dall'altro chi invece era contento per l'offerta. Da segnalare che già all'apertura delle prevendite (quando si risparmiava anche 10 euro comprandolo entro una certa data) le proteste non erano mancate: "perchè devo pagarlo di più se lo compro più avanti" e cose del genere, senza considerare che l'acquisto preventivo serviva proprio a risparmiare, evitare le code al botteghino ed è diffuso in tutta Europa.

Ma non sono state queste le sole polemiche: sul cast, ovviamente quelle non mancano mai. Del tipo:" Basta con i Marlene Kuntz (molti invece si sono incazzati della defezione), basta con l'elettronica, vogliamo i "grandi" gruppi, vogliamo i Radiohead, biglietto troppo alto, preferivo la Mostra D'Oltremare.

La questione è spinosa: Napoli non se la passa bene e con essa anche i tanti eventi che si organizzano in estate. Non ci sono più soldi, i fondi non arrivano, la gente non spende (perchè non li ha). Il Leuciana Festival è stato tagliato, il Pomigliano Jazz anche (ma si farà a settembre), il Teatro Festival organizzato senza capo nè coda, la Notte Bianca e Piedigrotta perse nella notte dei tempi.

E poi i concerti sono sempre meno affollati, nonostante le proposte coraggiose (Battles e Mogwai: due band che sarà difficile rivedere). E poi l'Heineken Jammin Festival 2011 ha ri-chiamato Vasco altrimenti non ci sarebbe andato nessuno. E poi Italia Wave, che prima era Arezzo Wave ed era gratuito, ora si svolge a Lecce e si paga. E poi il concerto degli Strokes è stato spostato dall'Arena concerti di Rho al Castello di Vigevano per scarsa prevendita.

Mogwai

Qui non siamo in Inghilterra dove i biglietti dei festival vengono polverizzati in poche ore senza sapere il cast, non siamo in Germania dove gli artisti si fanno anche 5-6 date perchè è tutto perfetto, non siamo in Spagna dove al Primavera Sound suonano 70 band in 3 giorni. Siamo in Italia, a Napoli, dove già per aprire un bar devi chiedere prima il permesso alla camorra e poi aspettare per mesi e mesi la burocrazia", siamo a Napoli dove anche gli U2 non hanno fatto il sold-out.

Noi di Campania Rock sosteniamo il Neapolis (e come questo tanti altri, vedi Caserta Rock, Farcisentire, Mamamu, Pummarock, HUB, Ludovico Van, People Involvement, Voci Dal Sud, Ariano Folk, Rockalvi ecct) perchè semplicemente porta musica sotto le nostre case. Poi si possono criticare liberamente le scelte del cast, questione di gusti, e scegliere di non partecipare: ma le polemiche senza senso non fanno bene alla scena live.

Anche perchè, se le cose andranno male, il Neapolis Festival potrà anche scomparire. E poi con chi ve la prendete?

Luigi Ferraro

Commenti  

 
#19 rosario 2011-07-13 10:18
per non parlare dei concerti all' arena di rho a milano è l' ingresso costa piu' di 40euro dipende dai gruppi..non è una questione di soldi,è del cast che scegli per un festival..uno puo' dire gli u2 a napoli non hanno fatto il soldout..hanno suonato al san paolo non avranno fatto 90mila persone ne hanno fatto 80mila persone..qui stiamo parlando del neapolis che non arriva neanche a 5mila persone..non so se rendo l'idea..non è scegliere un genere musicale, indie, elttronica,ma dei gruppi che scegli come headliner ecc... prendi gli underworld e vedi in quali festival suonano, in grandi festival dove loro non sono l'headliner, che tirano gente, suonano in festival dove ci sono coldplay,queen on the stone age ecc., e comunque su palchi con gruppi tecno electro che cazzo c'entrano al neapolis per non parlare degli skunk anansie, date un' occhiata fuori o al nord o al sud....un fallimento il neapolis senza se e senza ma..
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#18 rosario 2011-07-13 09:46
Siamo passati da edizioni con folle di spettatori a poco piu', ricordiamoci che nei primi anni ci sono stai: David Bowie
Deep Purple Primus Nofx Rancid Aerosmith, Lenny Kravitz The Black Crowes The Cure Muse....quest'anno di decente solo i mogwai e the battles, che già suonavano in un contesto diverso, ma che hanno fatto la differenza rispetto a tutti gli altri.Un bacino vesuviano di 3milioni di persone non sà fare un festival da almeno 10mila persone in su minimo ? E' una scelta del cast...ci sono festival nel profondo sud e profondo nord che anche a 30euro fanno piu' gente(con moltomenosoldi) con gruppi internazionali e nazionali altro che neapolis , ce ne vogliamo rendere conto ? non si possono chiamre gruppi che si possono fare liberamente al duel o casadellamusica o gruppi che di norma non fanno piu' gente, ci rendiamo conto ??? L' atlantico a roma capienza 3500 persone li riempie in continuazione a 40euro, basta saper scegliere il cast..deve cambiare l' organizzazione! !
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#17 Radio Entropia 2011-07-11 06:29
e poi...perchè non parlare del fantastico Rock In Idro? Se si vuol parlare di festival italiani....
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#16 Radio Entropia 2011-07-11 06:27
Da pochi mesi posso considerarmi un addetto ai lavori, ed è con l'umiltà che mi ha sempre contraddistinto che mi appresto a scrivere la mia opinione. Trovo stucchevoli e controproducent i le invettive, le accuse e a volte le offese fatte verso chi si impegna per fare qualcosa di bello in generale. L'annullamento dei Marlene, ad esempio, viene visto come "una magagna" per giustificare le scarse vendite, ma nessuno va a vedere cosa sta succedendo in "casa Marlene". Concerti annullati ovunque, e li dove si sono svolti regolarmente, il risultato è stato incredibilmente scarso (a milano biglietto a 10 euro hanno fatto scarse 1000 persone) a Milano. Resta il fatto che ques'anno, probabilmente il Neapolis è riuscito meno che gli altri anni, ma ci sta e può capitare, non tutte le ciambelle riescono col buco. Un appunto anche a Campania Rock: non tiriamo fuori sempre sta camorra e sta munnezza...a volte può sembrare una facile scusa per mascherare errori, che per risolverli basterebbe ammetterli
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#15 xkam 2011-07-11 05:37
@enzo: soliti commenti triti e ritriti da puristi del rock che considerano l'elettronica non musica.
noia. open your mind.
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#14 citazione 2011-07-09 19:03
il fatto che hanno venduti pochi biglietti ha portato l'organizzazione a consegnare biglietti a groupon e tutto ciò è conseguenza di scelte contestabili in tabellone....il clientelismo non sempre paga!!!per quanto riguarda i marlene e l'organizzazione sò fatti loro non sta a noi giudicare....non possiamo...Citazione Campania Rock:
@ Antonella: questa è una critica costruttiva. Ma vai a leggere le altre sulla pagina FB del festival.

@ Chiara: la camorra non c'entra direttamente con tutti ciò, ma è soltanto una concausa del decadimento sociale e culturale della città. Poi la scelta di Groupon è un'altra cosa, contestabile o meno.

@ xkam: è vero, la gente (non tutti) fa storie per un ingresso di 5 euro e poi fa i debiti per droghe di pessima qualità.
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#13 HR 2011-07-09 12:45
diciamo che è l'atteggiamento di piagnisteo generale che sta avendo l'organizzazione, misto a sdegno tipico di di crede di star dando perle ai porci, che colpisce. Finalmente cominciano a raccogliere i frutti del loro mal operato di questi anni. Tra clientelismo, scelte dettate da interessi personali e scarsa professionalità .
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#12 Enzo 2011-07-09 10:02
cmq se qui i biglietti dei festival non si polverizzano come in altre parti di Italia o d'Europa è anche perché certi personaggi da sempre, purtroppo, influenti nel mondo musicale napoletano, invece di cercare di portare avanti un discorso culturale che premiasse la musica ed i live come massima espressione della stessa, hanno assecondato una popolazione già diffidente e tramortita conducendola verso un mondo fatto di electro-illusioni e djset dove la musica suonata restava solo un ricordo e dove "suonare" significava solo mettere dei dischi su una piastra... ad esempio (ma solo per fare un esempio) personaggi come Jovine hanno lucrato (dai piccoli locali napoletani fino alle partecipazioni in fininvest) lasciandosi alle spalle una città tramortita... la musica è cultura, se si vuole far ripartire la musica bisogna far ripartire la cultura per la musica.
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#11 fau 2011-07-09 09:54
1)non si può imputare la scarsa affluenza ai concerti alla mancanza di denaro, altrimenti non mi spiegherei come mai le discoteche e club vari continuino a fare affari d'oro.
2)non si può prendere a riferimento lo heineken jammin festival, in quanto aveva un lineup vergognosa. In giro tutti a dire " in italia i festival non si possono fare alla gente non interessano" in modo da giustificare fallimenti o eventi organizzati da schifo, ma forse pochi danno che il sonisphere ha fatto 40000 spettatori con i biglietti a 75 euro al giorno, questo come lo si spiega??? forse era l'unico evento organizzato un pelo meglio???
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#10 Dora 2011-07-08 20:08
Cmq gli organizzatori si sono dimenticati di Bluvertigo nel 98 e Creed nel 99, anche loro annullati.. ma sono cose da festival gli annullamenti e succedono
Per la questione Marlene la poca tempestività è stato il vero problema,dirlo due -tre giorni prima penso sia una cosa colpevole: per chi non lo sapesse è stato aggiunto un gruppo in sostituzione(Pa rk Avenue) praticamente sconosciuti ai più, e questi ragazzi sulla loro bacheca già martedì mattina scrivevano del Neapolis.. ciò vuol dire che tutti sapevano la cosa da molto prima..
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