Musica dal vivo a Napoli. Che inverno sarà?

 

Le premesse sono buone, nonostante il buio totale dell'estate 2013. Parliamo della scena live napoletana, di concerti e locali che avranno l'arduo compito di intrattenere il napoletano medio, noto per la sua incredibile resistenza al freddo e amante delle chiacchiere nelle piazze del centro storico.

Perchè di questo si tratta: solo una piccola parte di chi sostiene di amare la musica realmente ha la forza (che forza ci vuole poi, boh) e la voglia di entrare in un club, ascoltare un gruppo magari sconosciuto ma bravo, stare in silenzio e godersi il concerto.

Un discorso ampio che affronteremo in un altro contesto. Adesso ci interessa capire chi riuscirà a mandare avanti una programmazione decente, senza i soliti nomi.

La novità più fresca è senz'altro la rinnovata gestione dell'ex Sudterranea, che è diventato George Best Music Club. Il locale di vico Quercia è stato "preso" da un manipoli di volenterosi e capaci ragazzi che provengono da disparate situazioni musicali partenopee, vedi BulbArt Works, e che hanno già portato nel club dedicato al mitico calciatore nordirlandese, His Clancyness e Marnero. Grazie anche alle collaborazioni con Fallo Dischi e Subcava Sonora, il George Best sarà uno dei protagonisti di questo inverno.

Idem per Galleria 19, ex Rising e meta anche di nottambuli amanti della dance. Per quanto riguarda la musica dal vivo, la programmazione è stata messa in piedi da AuanaSgheps e Mojo Events: nel locale di via San Sebastiano arriveranno Cosmo (da vedere assolutamente), Andrea Rivera, Paletti, K-Conjog. Più altre sorprese.

Ha appena riaperto l'U-Turn di vico Pallonetto a S.Chiara, che però preferisce situazioni più intime vista la ridotta capienza, mentre ad ottobre inoltrato riaprirà lo storico Mamamu, unico locale storico della musica indipendente che resiste ormai da anni. La programmazione non è stata ancora resa nota, ma ci fidiamo ciecamente.

Al Vomero c'è sempre il mitico Doria 83, che tra un "mercoledì da beoni" e l'altro, riesce sempre a portare progetti interessanti della scena indie italiana. Se almeno una volta nella vita non si è stati "stipati" come sardine nel locale di via Doria, non si può dire di aver girato tutti i posti napoletani.

Stesso discorso per il suo "vicino": il Cellar Theory di via Bonito, ovvero lo scantinato più rock'and roll del pianeta. Nonostante le ridotte dimensioni, il Cellar sa come far divertire, tra una serata tranquilla di cantautori (Be Quiet Nights), indie rock americano (Ghost To Falco a metà ottobre grazie alla lungimirate Wakeupandream) e progetti devastanti (Fuzz Orchestra, uno dei migliori live della scorsa stagione). E' l'erede dello Slovenly, per stile e attitudine.

Abbiamo già scritto in passato della Wakeupandream di Marco Stangherlin: a lui facciamo affidamento per un certo tipo di musica dal vivo, ricercata e quantomeno di qualità, di solito del circuito indie americano. Ovviamente sempre al Riot Studio ma non solo. Ci saranno, come già detto sopra, i Ghost To Falco al Cellar.

James Walsh degli Starsailor in una foto del concerto al Sudterranea

Andando via dal centro storico arriviamo a Fuorigrotta. Tra il Palapartenope e la Casa della Musica è nata la "Casetta della Musica", 600 posti in piedi ed un bell'impianto (abbiamo assistito alla prima con i Blastema), che si candida a diventare la location per gli eventi di una certa grandezza, organizzati da Ufficio K. In programma infatti i Massimo Volume (22 novembre) e  i Calibro 35 (però ad aprile).

Interessante la rassegna "Effetto Museo" (poi annullata per problemi di permessi), che nell'incantevole location di Villa Pignatelli alla Riviera di Chiaia, proporrà concerti e spettacoli nella più grande "casa museo" napoletana. In programma Giovanni Lindo Ferretti, Marlene Kuntz, Stefano Benni, Ascanio Celestini.  Così come Pomigliano Jazz Winter, concerti di musica jazz (Richard Galliano, Bobo Stenson) in posti meravigliosi come il Museo Diocesiano Donna Regina e Cappella Mauro.

Inoltre, il 6 dicembre i Baustelle sbarcano al Teatro Acacia (Vomero) con il "Minimal tour", set acustico con quartetto d'archi Maurice.

Non ci sono solo i grandi nomi ovviamente. Piccole realtà che nel loro piccolo rafforzano il circuito live: i centri occupati Insurgencia e Officina, l'affascinante Lanificio 25 (ci saranno Soviet Soviet, Blue Willa, King Of The Opera), il Kestè e i nuovi arrivati Nea e Moses (in bocca al lupo!), oltre ai teatri Galleria Toledo, Bolivar e Trianon,

I grandi assenti? Un minuto di silenzio per la chiusura di Perditempo a Piazza Dante: niente potrà rimpiazzarlo. A volte Napoli sa essere spietata con i suoi figli. Non pervenuti il Duel Beat (addio concerti, la disco dance è più redditizia) e lo storico Velvet.

Se abbiamo dimenticato qualche club segnatecelo.

LF

Commenti  

 
#2 Campania Rock 2013-10-09 23:21
Marina, non crediamo che His Clancyness, Marnero, Cosmo, Ghost To Falco, Galliano, Massimo Volume siano i soliti nomi. Illuminaci
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#1 Marina 2013-10-09 17:22
e quali sarebbero i nomi "non soliti"???
Dove sarebbero le novità???
Sempre questi falliti che hanno fatto fallire tutti i club di Napoli e che se la cantano e se la suonano da soli.
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